Futuro economico incerto (39%), desiderio di poter continuare ad aiutare i figli in caso di bisogno (35%) ma anche poter mantenere l’attuale tenore di vita (16%); consapevolezza degli strumenti di risparmio disponibili (polizze vita in testa con il 54%) e delle figure professionali a cui rivolgersi (54%). Questi i risultati dell’ultima ricerca dell’Osservatorio UnipolSai 2015, affidata a Nextplora che ha analizzato sensazioni e attese dei pescaresi legate al risparmio. Puntata dedicata al risparmio dove emergono sensazioni dettate dal vissuto della crisi economica, la quale rimane impressa nella mente dei pescaresi anche alla luce dei primi segnali di ripresa. Lo scenario nazionale migliora: nel secondo trimestre del 2015 si è registrato un significativo segnale di miglioramento della spesa delle famiglie, (+0,4% di variazione, la più alta dal 2010) dovuta da un lato all’aumento del potere d’acquisto (+0,2%) e in parte anche attraverso un ricorso al risparmio, la cui propensione è scesa di 2 decimi di punto all’8,7% (dati Istat settembre 2015).
I pescaresi tuttavia sembrano essere ancora cauti: un 39% afferma che il futuro dal punto di vista economico sarà sempre più incerto in quanto la crisi ha lasciato il segno, un altro 23% del campione è convinto che non si tornerà più ai livelli pre-crisi e avremo meno soldi a disposizione. C’è poi chi non è del tutto d’accordo e vede un futuro più sereno e in discesa con un po’ di attenzione al risparmio (34%). C’è infine chi è convinto che oltre allo stato bisognerà pensare in prima persona mettendo da parte capitale (2%) e utilizzando forme di risparmio private (1%). Cosa si desidera per il futuro? I pescaresi mostrano di avere le idee ben chiare: attraverso le forme di risparmio attivabili oggi il desiderio più inseguito risulta essere legato alla famiglia: il 35% infatti desidera poter continuare ad aiutare i figli in caso di necessità, il 13% vorrebbe non gravare su di loro quando aumenterà il bisogno di assistenza sanitaria, mentre il 10% spera di riuscire a non vendere gli immobili per poterli lasciare ai figli. Non manca poi chi desidera poter mantenere l’attuale tenore di vita (16%) o perlomeno che sia sufficiente anche se inferiore all’attuale (25%). La conoscenza degli intervistati pescaresi in merito alle forme di risparmio conosciute è ampia: si va dalle polizze vita (54%) alla classica pensione (51%), passando per i conti di deposito (49%) e i fondi di investimeno (41%).