Leandro Bracco: La Cuccumella? Nuova linfa per Farindola

Consultori familiari on line, la proposta di Bracco

Il consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco ha commentato l’inaugurazione di La Cuccumella, struttura turistica che si trova a Farindola, cittadina pescarese ancora sconvolta dalla tragedia di Rigopiano dello scorso gennaio.

“Insieme hanno ritrovato il piacere di credere nel futuro. Hanno reagito nella maniera migliore affinchè il ricordo di ciò che hanno vissuto non li sopraffacesse. Alla retorica delle parole hanno preferito la concretezza del lavoro e della progettualità. E in sette sono riusciti a ridare linfa alla propria comunità. Con Federica e Grazia Colangeli, Fiorella Costantini, Alessandro Iezzi, Alice e Paolo Misero e Giovanni Nebbioso bisogna solo congratularsi ma soprattutto prendere esempio”.

“In soli quattro mesi e con il sostegno economico della Conferenza episcopale italiana e della Caritas – spiega Bracco – i sette ex dipendenti del resort spazzato via da quella terrificante valanga sono riusciti a ridare luce e trasmettere vita a luoghi ancora avvolti dal dolore e dalla disperazione. Le quattro ragazze e i tre ragazzi, tutti sotto i quarant’anni di età, si sono uniti in una cooperativa e a nove chilometri di distanza dal luogo in cui la neve si mischiò al sangue di 29 persone, hanno sì dato avvio a una nuova attività lavorativa ma soprattutto sono stati artefici e protagonisti di un gesto dalla fortissima valenza simbolica la cui positività è andata a ripercuotersi e andrà a ripercuotersi su un’intera comunità”.

“Tutti e sette i ragazzi si sono salvati perché il giorno della valanga non erano di turno – prosegue l’esponente di Sinistra Italiana – Quel maledetto mercoledì 18 gennaio ha invece inghiottito le vite di ben 11 loro colleghi di lavoro. Per Federica, Grazia, Fiorella, Alessandro, Alice, Paolo e Giovanni la vittoria e soddisfazione è però doppia in quanto oltre alle molteplici difficoltà di carattere burocratico e amministrativo, alcuni di loro hanno dovuto fare i conti con la propria interiorità e la propria anima sconquassata dal dolore straziante derivante dal ricordo degli amici-colleghi la cui vita è stata spezzata. Proprio però per onorarne la memoria e grazie a un team di psicologi hanno superato anche questa prova”. “La Cuccumella sarà innanzitutto un luogo di speranza – conclude Leandro Bracco – e ciò che compare scritto sulla targa posizionata all’ingresso dell’albergo/ristorante ne è la dimostrazione più cristallina: ‘Il modo migliore per ricordare? Fare ogni giorno col sorriso sulle labbra, la voglia nelle mani, una lacrima nella tasca e nel cuore’”.

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