L’Abruzzo in miniatura di Livio Bucci

Abruzzo in miniatura

Dopo l’Italia in miniatura, c’è l’Abruzzo in miniatura. Non stiamo scherzando, esiste davvero ed è una start up nata dalla volontà di Livio Bucci di Bussi sul Tirino e del suo museo Buxus nel quale sono raccolti le torri e i castelli della nostra regione in miniatura appunto.

Un progetto che ha attraverso l’Italia passando per il Vinitaly a Verona e l’Expò a Milano giungendo il prossimo 22 luglio alla Notte Bianca di Pescara.

Da Livio Bucci ci siamo fatti raccontare qualche dettaglio in più sull’Abruzzo in miniatura.

Torri e castelli in miniatura la particolarità della tua start up. Come nasce questa idea?

“E’ tutto merito di mio suocere Fernando Di Carlo che ha iniziato a lavorare questi manufatti. Con il tempo, insieme a un gruppo di artisti, ci siamo resi conto del valore di tali lavori fatti davvero ad arte. Nasce da qui l’idea di realizzare il piccolo museo Buxus (Bussi in latino) nel 2011 poi, nel 2015, ho deciso di prendere in mano definitivamente la situazione creando l’Abruzzo in miniatura; start up unica nel suo genere perché nessuna regione vede i suoi ‘gioielli’ rappresentati in questo modo. Ho girato e giro per diverse fiere e manifestazioni con l’intento di far vedere cos’è l’Abruzzo; di far conoscere la mia terra e le sue potenzialità attraverso qualcosa di reale e tangibile come i castelli realizzati in scala e a mano in ogni piccolo dettaglio. E’ un progetto nel quale credo molto al punto che, con la Regione Abruzzo, vorremmo trovare una sede a Pescara per il museo, una location che preveda un laboratorio dove le scolaresche possano ammirare come si realizzano i castelli e come si lavoro l’oro visto che sono un orafo di professione. E’ questo che mi emoziona di più: far vedere e far conoscere ai giovani abruzzesi la loro terra e magari conoscerla meglio anche noi”.

Livio Bucci all'opera

Livio Bucci all’opera

Quali materiali utilizzate per la creazione di questi capolavori? E quanti ne avete già fatti?

“Sono circa 40 ma siamo un cantiere aperto, la produzione non si ferma mai. Per esempio giorni fa ho sentito il sindaco di Crecchio che mi manderà il prospetto per realizzare il castello, la pittrice Rosella Cardella mi sta preparando il quadro della Bella Addormentata (Gran Sasso), abbiamo finito da poco la torre di Ripa Teatina. Insomma, siamo sempre a lavoro e i sindaci d’Abruzzo ci chiamano per vedere rappresentato il loro simbolo. Per i materiali: legno, vetro per le finestre, mattoncini e pietre. Tutti materiali veri, reali; i sassi per esempio li prendiamo nelle cave non a caso ma in base alla misurazione su scala così come i mattoncini. Tutto corrisponde a realtà. Ripeto, la mia mission è far vedere al mondo l’Abruzzo, raccontare la nostra storia con gli artisti che gratuitamente mi aiutano e che voglio ringraziare: Massimo Baldassarre, Alessio Bucci e Stefano Caposano e, ovviamente, mio suocero”.

Sabato 22 luglio sarai alla Notte Bianca a Pescara.

“Sì, davanti alla Nave di Cascella l’Abruzzo in miniatura sarà un museo a cielo aperto. L’assessore ai Grandi eventi Giacomo Cuzzi ha invitato anche tutti i sindaci delle località i cui castelli e torri ho realizzato. Mi trovare dalle prime ore del pomeriggio fino a tarda notte”.

L’arte orafa da una parte, l’Abruzzo in miniatura dell’altra. Come concili le due attività?

“Un grande aiuto vengo dalle mie collaboratrici. Anzi, io sono un loro collaboratore e ci aiutiamo a vicenda nei momenti più intensi dell’attività. Solitamente fino alle 19 faccio l’orafo e dopo cena scendo in laboratorio a fare castelli fino a tarda notte. Senza le persone che mi danno una mano, non riuscirei a fare tutto specie ora che l’Abruzzo in miniatura da hobby, è diventato un bellissimo lavoro che mi porta sempre in giro per i borghi e le città del territorio a incontrare artisti locali e le amministrazioni pronte a vedere in miniatura il loro punto di forza”.

Il castello di Celano

Il castello di Celano

Articolo offerto da: