Condominio 78: la semplicità raccontata da Masciulli

Lo scrittore/editore Alessio MasciulliLo scrittore/editore Alessio Masciulli

Incontro il personaggio dell’intervista di questa settimana in una trattoria sulla strada vecchia per Chieti; mentre aspetto che arrivi penso che questo posto è come lui, semplice e poco attento alle apparenze, ma di grande sostanza. E il personaggio è ancora lui, Alessio Masciulli, il più prolifico tra gli scrittori della nostra terra d’Abruzzo.

Arriva scusandosi per il ritardo, mentre io mi domando dove trovi il tempo per seguire tutte le sue iniziative; anzi, lo domando proprio a lui.

Alessio, Condominio 78 esce a poco tempo da Credi in me, dove trovi il tempo per scrivere tanto?

In realtà scrivere è il mio lavoro, quindi è normale che, pur tra tante altre iniziative, trovi il tempo da dedicargli; io poi scrivo appena mi si presenta l’occasione, e in più amo parlare di cose semplici, non troppo strutturate.

Condominio 78 è una raccolta di racconti. E’ la prima volta che ti cimenti con questo genere, come ti sei trovato rispetto al romanzo?

Devo dire che preferisco sempre scrivere romanzi, c’è più possibilità nel creare storie e costruire personaggi. Però i racconti sono più diretti, ti danno la possibilità di dire quello che vuoi in più breve tempo. Senza contare il vantaggio della breve durata, se la storia non ti piace fai presto a finirla.

Ho notato che a dispetto dell’immagine che da sempre ti contraddistingue, di persona solare, positiva e dinamica, in Condominio 78 c’è ampio spazio per una gamma di emozioni che va dalla nostalgia, alla malinconia e alla tristezza. Come mai?

Diciamo che in questa raccolta ho scelto di restare un po’ di più ancorato alla realtà, che, come sappiamo bene, non sempre è positiva. Con Condominio 78 volevo raccontare quello che succede nella vita di tutti i giorni, senza edulcorare troppo la pillola.

Nel libro a veri e propri racconti si alternano anche dei flussi di pensieri più personali. Tra i primi mi ha molto colpito Buio, un vero mini-thriller. Hai pensato di cimentarti in questo genere con la forma del romanzo?

Ti dirò che ne ho già uno nel cassetto, scritto nei ritagli di tempo un po’ per gioco. Si tratta di un thriller con incursioni nel fantastico, ma non so se lo pubblicherò.

Parliamo un po’ della Masciulli Edizioni, la tua casa editrice nata da circa sei mesi. Un bilancio di questo primo periodo.

Direi senza dubbio positivo, abbiamo già dato alle stampe dieci libri, coinvolgendo anche nomi famosi come Pier Francesco Pingitore e altri che riveleremo prossimamente. Sta per uscire un libro, Il colore del gusto, che abbina ricette tradizionali e fotografie di cui sono molto contento. Nello stesso tempo continuo a organizzare tanti eventi in cui promuovo anche autori di altre case editrici.

Sappiamo qualcosa di un progetto che ruoterà attorno al mondo di Jovanotti, ci puoi anticipare qualcosa?

Top secret! Ti posso dire solo che coinvolgerà i fan del grande Lorenzo.

Alessio, la scrittura e la casa editrice sono un po’ sogni che hai realizzato; c’è ancora spazio per i sogni nella nostra società?

Ovviamente sì, anche se i sogni richiedono tanti sacrifici, l’importante è avere ben presente che noi siamo quello che scegliamo di essere.

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