Il prossimo 5 aprile 50 studenti di Farindola a Pescara

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Il prossimo 5 aprile si svolgerà l’evento “Una Giornata particolare”. Si tratta di un progetto che unisce il Comune di Pescara a quello di Farindola in un’idea maturata grazie ai rapporti fra le rispettive scuole a seguito della tragedia che ha colpito la località montana.

La scuola media Montale del Comprensivo 10, l’Istituto Aterno-Manthoné, il liceo scientifico Galilei si sono stretti all’Istituto comprensivo Civitella Casanova che ingloba Farindola nel mettere in piedi il progetto che prevede due fasi, presentate in conferenza stampa dall’assessore Giacomo Cuzzi e dai dirigenti dei rispettivi istituti.

“La prima fase è quella dell’accoglienza – dice l’assessore alla Pubblica Istruzione Giacomo CuzziQuando mi è stata proposta l’iniziativa ho detto subito di sì, perché la nostra comunità è stata molto toccata da quanto è successo a Farindola il 18 gennaio e dai problemi che il centro ha avuto con il maltempo di gennaio. Sulla scia di questa sensibilità abbiamo aperto le porte, creando le condizioni per accogliere e anche per darci da fare per la rinascita. Il progetto intende promuovere lo spirito di solidarietà attraverso un percorso di conoscenza del territorio e delle vicende ad esso legate perché eventi che hanno tanto scosso noi, hanno avuto sicuramente una eco più grande nella gente del posto e nei bambini che hanno assistito alla tragedia. Vogliamo dare a tutti un po’ di serenità, coniugando solidarietà e socializzazione: i ragazzi saranno impegnati in laboratori e poi accoglieranno noi nella seconda fase del progetto”.

“Sarà “Una giornata davvero particolare” – aggiunge Antonella Sanvitale, dirigente dell’ITS Aterno Manthoné – Quando abbiamo saputo quello che era successo ci siamo messi subito a disposizione chiedendo ai nostri colleghi cosa potessimo fare per aiutarli ad uscire da ciò che la tragedia ha provocato negli stati d’animo dei ragazzi e delle famiglie. Così, nella mattinata del 5 aprile una cinquantina di studenti saranno ospitati nelle nostre scuole dove faranno laboratori di turismo, lingue, informatica e sport e vivranno un momento diverso da cui ripartire e far nascere la seconda fase che sarà quella dell’ospitalità. In una data che stabiliremo saremo noi ad essere accolti a Farindola per manifestare presenza, amicizia e un rapporto solidale fra istituzioni scolastiche”.

“Al primo consiglio utile dopo la tragedia abbiamo chiesto cosa potevamo fare per aiutare i nostri colleghi  – aggiunge Carlo Cappello, preside del liceo Galilei – Abbiamo subito trovato la disponibilità anche dell’Amministrazione, che ha accolto la nostra idea e il progetto che ora coltiveremo, perché ci sia un momento di reciproco scambio e conoscenza dopo i fatti che hanno colpito la comunità di Farindola, una comunità che ha un Parco nazionale ed eccellenze che la rendono nota fuori dai suoi confini da tornare ad esaltare”.

“Eravamo a scuola il 18 gennaio e abbiamo sentito le scosse – aggiunge Stefania Petracca, dirigente del Comprensivo 10 – I nostri ragazzi sono stati felicissimi di essere interpreti di una solidarietà operativa, perché accoglieremo gli studenti, condividendo con loro un pranzo a mensa, vivendo in questo modo un momento particolarmente bello e intenso. Nel primo pomeriggio faremo un laboratorio che servirà a preparare la seconda fase del progetto”.

“Quando siamo tornati a scuola ci siamo subito chiesti come avremmo potuto gestire tutto quello che ci era accaduto – così la preside del Comprensivo di appartenenza di Farindola Rossella Di DonatoIl nostro comprensivo ha 16 plessi, copre 6 Comuni e ha vissuto in crescendo tutti i disagi legati alla neve, al maltempo, alla mancanza di energia elettrica, culminati nella tragedia dell’Hotel Rigopiano. I nostri ragazzi avevano bisogno di uscire per poter tornare sul territorio ed elaborare quello che è accaduto in modo da riprendere una vita normale. Noi abbiamo un territorio che si deve risollevare e per questo ringraziamo dell’ospitalità. Useremo questa opportunità per riprendere un cammino positivo con i ragazzi e con la comunità che sarà felice di ricambiare e accogliervi al più presto”.

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