Coldiretti, in centinaia protestano a Montecitorio

Coldiretti, in centinaia protestano a MontecitorioColdiretti, in centinaia protestano a Montecitorio

Centinaia agricoltori e allevatori abruzzesi di Coldiretti hanno protestato in piazza Montecitorio assieme ai rappresentanti di Marche, Umbria e Lazio provenienti dalle aree terremotate.

Le nutrite delegazioni di Coldiretti  hanno condotto con sé anche alcune pecore sopravvissute alle stalle crollate a causa degli eventi sismici dei mesi scorsi e i sindaci dei Comuni colpiti, apparecchiando un grande tavolo con i prodotti locali salvati dalle macerie: dalle mortadelle di Campotosto al caciofiore aquilano, dai salumi teramani al pecorino di Farindola o a quello Amatriciano che rischiano di sparire per via del crollo del mercato locale provocato dalla crisi in corso del turismo con il drastico calo di prenotazioni a causa della “psicosi” da sisma, dallo spopolamento dovuto all’esodo forzato e dai ritardi nella costruzione degli alloggi temporanei.

Tutto ciò ha fatto venir meno la clientela, mettendo in grave difficoltà le aziende che, oltre a non vendere, devono comunque mungere tutti i giorni con la necessità di trasformare il latte o cederlo a qualche caseificio, peraltro in una situazione in cui molte strutture di questo tipo sono inagibili. L’assenza di acquirenti, inoltre, sta interessando un po’ tutte le produzioni. Anche il patrimonio di ulivi in Abruzzo, ad esempio, è stato praticamente decimato dagli effetti del maltempo con quasi  un milione di piante a terra.

“Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola che occorre ora sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento” – sottolinea il presidente Coldiretti Moncalvo – la ricostruzione deve andare di pari passo con la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo”.

Insieme al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, per l’Abruzzo hanno partecipato alla manifestazione il presidente regionale Domenico Pasetti, il direttore regionale Giulio Federici e tantissimi soci allevatori per richiedere supporti e strategie d’incentivazione nel settore, prevedendo la detraibilità delle spese sostenute dai turisti per i soggiorni nelle strutture ricettive agrituristiche come oneri deducibili a lato della dichiarazione dei redditi. Per il rilancio delle aree colpite, quindi, sono necessarie massicce misure di sostegno con sgravi fiscali per famiglie, imprese e per chi investe nelle aree terremotate, oltre a incentivi per favorire e accelerare la ripresa e i flussi turistici, con la detraibilità delle spese sostenute dai turisti per i soggiorni nelle strutture ricettive agrituristiche e un sostegno ai consumi dei prodotti delle aree colpite.

“Urgenti anche il ripristino delle reti viarie e misure concrete di sostegno alle imprese terremotate – conclude Coldiretti Abruzzo – dall’erogazione immediata dei fondi previsti dal decreto legge Sisma Italia per garantire liquidità e far fronte dai danni subiti (bestiame morto, crollo di vendite, ecc.) al pagamento degli aiuti diretti per il mancato reddito (400 euro/capo bovino, 60 euro/capo ovi caprino, 20 euro/capo per suino e 100 euro/capo ad equino), dalla definizione immediata dei termini di assegnazione delle indennità all’ultimazione dell’arrivo dei fondi del Piano di sviluppo rurale.

 

 

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