Pescara, ecco Zeman. Dopo una settimana di passione per il Pescara, culminato con l’esonero di Massimo Oddo, la società pescarese ritrova lo Zeman bis.
Si riparte dunque dall’ultimo campionato di serie B 2012/2013 quando nel Pescara militavano i gioielli Verratti, Immobile e Insigne. Un ritorno che ha diviso la piazza ma che è riuscita a ricompattare parte dell’ambiente.
Accompagnato dal presidente Daniele Sebastiani, nella tarda mattinata di oggi il tecnico boemo è stato presentato alla stampa e, nel corso della presentazione, ha dichiarato di avere l’1% di possibilità per raggiungere la salvezza.
Il primo ad intervenire è stato il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani: “ La trattativa è subito decollata – dice il presidente – il direttore Pavone lo ha chiamato poi lui ha voluto sentire dalla mia voce se fossi rimasto. La trattativa è durata un minuto e mezzo. La nostra idea di calcio è sempre la stessa. Vogliamo far divertire giocando bene, perché solo così arrivano i risultati. Avere un maestro fa molto comodo. Voglio dire che se dovesse arrivare qualcuno più bravo di me sono sempre disposto a cedere. Zeman ha voluto la garanzia della mia permanenza in società e questo vuol dire qualcosa. Poi credo che sarebbe contento anche il mister se dovesse arrivare qualcuno più bravo di me. Spero che il mister ci faccia divertire e ci faccia vedere il bel calcio. Dobbiamo chiudere la stagione almeno con la dignità.”Poi, è stato il tecnico boemo a prendere la parola dichiarando: ” La mia scelta è nata perché è il Pescara e perché sento dire che devo qualcosa alla piazza. Spero che la squadra riesca a seguirmi e a giocare a calcio. Dobbiamo lavorare partita per partita. Penso che devo pensare sia al campionato ma anche al prossimo anno. L’obiettivo è di fare il meglio possibile, certo la salvezza sarebbe importante centrarla. Sul botta e risposta degli altri anni io non ho mai detto nulla di duro ho solamente detto che non era stata rispettata la parola.
Voglio solo lavorare e far divertire. In questo momento ci si diverte poco ma dobbiamo cambiare tendenza. Guardando la squadra attuale credo che non si debba pensare a chi possa giocare il mio calcio, tutti possono fare. Bisogna vedere chi sta bene e chi no. Per la formazione vi dico che giocheranno un portiere 4 difensori 3 centrocampisti e 3 attaccanti. Scherzi a parte voglio vedere ragazzi che vogliono dare tutto. La squadra fino ad ora è stata molto sfortunata ma ha anche cambiato spesso atteggiamento. Io penso che si debba avere un’identità. Ho fatto bene l’ultima volta e voglio ripetermi. Io ho sentito dire che devo qualcosa ai tifosi perché ci sono rimasti male e spero di farli ricredere. Ho visto i giocatori e non voglio farli diventare troppo bravi altrimenti andrebbero via. Oggettivamente non ci sono molti ragazzi giovani in rosa ma devo fare affidamento su di loro adesso. Per riconquistare i tifosi dico che li capisco del perché non sono contenti, li voglio invitare ad aiutarci. Questa squadra non è inferiore a Palermo, Crotone e Empoli ma deve assolutamente dimostrarlo. Ritornando a cinque anni fa quando ho scelto la Roma vi dico che non mi sono pentito, volevo riscattarmi perché non avevo fatto bene.”