di RITA CONSORTE
Ultimo saluto a Jennifer Sterlecchini, nel primo pomeriggio di oggi. È stata accolta come una sposa il feretro di Jennifer Sterlecchini, la ragazza di ventisei anni uccisa a coltellate una settimana fa dal suo ex fidanzato in un appartamento di via Acquatorbida.
Le esequie si sono svolte nella chiesa del Beato Nunzio Sulprizio, chiesa troppo piccola per contenere le migliaia di persone tra parenti, amici e conoscenti che hanno voluto testimoniare con il loro silenzio la propria vicinanza alla mamma di Jennifer, distrutta dal dolore e sorretta a braccia dai familiari e dall’unico figlio e fratello della ragazza (nella bara era vestita con un abito bianco da sposa). Davanti la chiesa ad attendere Jennifer per l’ultimo saluto, migliaia di palloncini colorati di bianco; il feretro ha fatto tappa davanti casa in via Lago S. Angelo prima di giungere in Chiesa. Jennifer era una ragazza che aveva riscoperto la gioia di vivere soprattutto dopo la morte tragica del papà Camillo, avvenuta esattamente un anno fa, e la fine della relazione con Davide gli aveva restituito nuovo entusiasmo.
Durante la funzione religiosa il parroco Don Giorgio che ha celebrato i funerali, ha ricordato la figura di Jennifer, ma ha sottolineato a più riprese che il dono più grande dell’amore, è il perdono. In merito alle indagini gli inquirenti stanno analizzando gli esiti dell’esame autoptico, mentre bisognerà attendere un po’ per avere una relazione dettagliata degli specialisti del Ris che l’altro giorno sono stati per 11 ore sulla scena del crimine, alla ricerca di dettagli utili alla ricostruzione precisa dei fatti. Dai primi riscontri acquisiti, Davide Troilo, al culmine di una lite per un tablet conteso, avrebbe prima picchiato Jennifer e poi le avrebbe inferto una coltellata alla gola prima di inscenare un tentato suicidio. Secondo le dichiarazioni dell’arrestato, avrebbe dichiarato che sarebbe stata Jennifer ad infliggersi una coltellata da sola. Dopo le indiscrezioni filtrate nei giorni scorsi, il Pm Silvia Santoro ha deciso di blindare le indagini fino alla chiusura dell’attività investigativa.